La Giunta provinciale ha presentato il disegno di legge per il bilancio 2022. La SGBCISL chiede una particolare attenzione al sociale e, soprattutto, il mantenimento dell’esenzione dal pagamento dell’addizionale IRPEF per i redditi fino a 35.000 euro.
In questa fase di crisi e a fronte dell’alto costo della vita locale la SGBCISL si oppone ad un aumento della pressione fiscale per lavoratori e pensionati, indipendentemente dal fatto che l’eventuale intervento sull’IRPEF sia ipotizzato solo dopo il 2023.
In seguito all’accordo di Milano la SGBCISL si è più volte attivata nei confronti della politica per una riduzione dell’addizionale regionale IRPEF a favore di lavoratori dipendenti e pensionati. “L’esenzione dei redditi fino a 35.000 è una conquista che va difesa, poiché si tratta di una delle poche leve fiscali sulle quali è possibile agire a livello provinciale per stemperare l’alto costo della vita nella nostra provincia”, così i Segretari Generali SGBCISL Donatella Califano e Dieter Mayr.
In merito all’aumento dell’IRAP la SGBCISL ribadisce la sua contrarietà a riduzioni generalizzate, sostiene invece un intervento che preveda un’aliquota ridotta alle sole imprese virtuose, che applicano integralmente contratti collettivi stipulati dalle parti sociali maggiormente rappresentative. Questa richiesta è parte delle nostre proposte per la definizione di un “Patto per l’Alto Adige”, accordo tra le parti sociali per aumentare retribuzioni e migliorare le condizioni di lavoro, e dovrebbe contribuire ad arginare i cosiddetti contratti pirata.
Comunicato stampa SGBCISL del 27.10.2021